Negli anni seguenti, in concomitanza con la salita al potere del regime fascista,
gli amministratori della Cooperativa di Consumo di Pasian di Prato scelsero la strada del
compromesso per far sopravvivere la forma societaria e partecipativa alle ingerenze del
nuovo ordinamento fascista.
In tal modo la Cooperativa aderì all'Ente Nazionale Fascista della Cooperazione.
Tuttavia l'attività continuava: nel 1929 fu acquistato dagli eredi Leita il fabbricato
di via Roma al prezzo di 16.200 Lire.
Nel 1930 furono applicate le prime offerte speciali ai soci, con prezzi ridotti sui generi di prima necessità.
Nel 1936 fu reintrodotto il ristorno ai soci, precedentemente soppresso per motivi debitori,
consistente in uno sconto dell'1,5% del totale della spesa effettata nell'anno precedente.